La Giungla





La frontiera terrestre tra Colombia e Panama è una striscia di 226 km che separa i due Paesi e che delimita il confine tra l'America centrale e quella meridionale. Un ambiente naturale selvaggio ed ostile, impenetrabile, con una lussureggiante foresta tropicale. Qui la Panamericana, l'autostrada che si estende dall'Alaska fino alla Patagonia argentina, si interrompe nel mezzo della giungla vicino a Yaviza per dare inizio ai 150 km del Tappone del Darién. Non c'è modo di raggiungere la frontiera via terra.

















Essendo una zona disabitata e senza mezzi di comunicazione, proliferano il passaggio di contrabbando, il traffico di droga ed attività di gruppi paramilitari. Ma le zone di frontiera della costa caraibica sono tranquille oasi di pace e relax: La Miel e  Kuna Yala a Panama e Sapzurro in Colombia.


















Attraversare il confine Panama-Colombia

La frontiera tra Panama e Colombia può essere attraversata lungo la costa caraibica per Puerto Obaldía (Panama), dove oltre all'ufficio di immigrazione non ho contato più di un ostello e di un ristorante, e Sapzurro (Colombia), piccola baia divina di spiagge bianche e non so quanti tipi di coralli.
Puerto Obaldía non può essere raggiunto per via terrestre: ci sono voli ogni due giorni da Città di Panama con Fly Air Panama (un'ora circa, US 80), o in alternativa voli a Mulatupo (San Blas, Panama) e da lì in barca fino a Puerto Obaldía.
In alternativa, da Città di Panama si arriva in camionetta o autobus fino a Carti o Mirama e da lì in barche mercantili in un viaggio di cinque giorni senza lussi né comodità fino a Puerto Obaldía. Un'opzione per folli a 70 US circa.
Da Puerto Obaldía si può raggiungere la baia colombiana di Sapzurro in barca: 40 minuti di traversata per circa US 30 e sei in Colombia.







E la Colombia ti dà il benvenuto con le spiagge caraibiche bianche e fini di Sapzurro, "baia poco profonda" in lingua kuna. Effettivamente lo è: 30 metri di profondità e di meraviglie, curve e pareti sottomarine che discendono fino a 120 piedi, fondi trasparenti e popolatissimi. 
Duecentosettanta abitanti, due soli cognomi, capanne dipinte di rosa e di azzurro come nei disegni dei bambini, niente banche né code all'ufficio postale o al supermercato, non esistono. Fino a pochi anni fa, non c'era neppure copertura satellitale. Qui la vita scorre ad un altro ritmo, dicono che ogni cosa vuole il suo tempo sotto il sole. E anche se adesso tutti hanno uno smartphone o un pc, i nativi non hanno smesso di conservare quello stato di grazia e relax, e ti guardano sempre come chiedendosi dove corri mai. Ogni abitante della baia a forma di ferro di cavallo è un personaggio che sembra estrapolato da una novella: se Sapzurro fosse un film, sarebbe una versione tropicale di Ciprí e Maresco.
È un posto talmente affascinante che sembra sapere di possedere quest'incanto sortilego e questa energia palpabile che cattura chi mette piede sulle sue bianche spiagge e i suoi sentieri fioriti.






















I nostri ecoalloggi di fronte o sul mare si ergono tra la vegetazione esotica e il mare cristallino dei Caraibi, in una delle zone con maggiore biodiversità al mondo, con flora e fauna ancora da classificare.

La baia successiva a Sapzurro è Capurgana, più popolata e senza spiagge se non una appartenente ad un hotel. Con l'aeroporto più piccolo al mondo, 300 metri di larghezza per 3 km di lunghezza, opera voli giornalieri per la città di Medellín (280 US circa), raggiungibile in alternativa via mare da Capurgana a Turbo ( due ore e mezza, 35 US) e da lì in autobus fino alla città dell'eterna primavera (12 ore, 35 US).












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